Interessi di ricerca Ipra

Interessi di ricerca in neuroscienze, psicologia e medicina

La domanda che muove la nostra ricerca riguarda il come le differenze individuali nel modo d’emozionarsi possano rendere conto delle differenti attivazioni cerebrali nelle attitudini, nei sintomi psicologici e psichiatrici, nelle patologie mediche legate allo stress.

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I nostri primi studi mostrano come sia le disposizioni affettive (Inward-Outward) (Arciero & Bondolfi, 2009, Arciero, Bondolfi, Mazzola, 2019) che la componente genetica (polimorfismi del trasportatore della serotonina) siano fattori indipendenti nello spiegare l’attivazione dell’amigdala, area centrale nel processare la paura, al riconoscimento dell’espressione facciale (Bertolino et al. 2005; Rubino et al. 2007).

Successivamente abbiamo esplorato un tema che ha suscitato grande interesse, l’empatia.

In uno studio sull’empatia al dolore (Mazzola et al. 2010), le aree cerebrali attivate dall’espressione di dolore del proprio partner sono diverse in funzione della propria disposizione affettiva (Inward-Outward).
Nello specifico, i partecipanti maggiormente Inward hanno una maggiore attività nell’insula, area che mappa il corpo e la visceralità, mentre i partecipanti maggiormente Outward nel precuneo e cingolo posteriore, aree deputate al monitoraggio del contesto esterno rispetto a sé.

Altro tema di grande interesse: l’osservazione dell’azione, il suo riconoscimento e la sua comprensione (Arciero, 2006).
Abbiamo costruito un compito che mostra una persona compiere la stessa azione di afferrare un oggetto con espressioni facciali di rabbia o di gioia. I risultati mostrano come siano le aree cerebrali deputate al movimento volontario (loop cerebello-talamo-corticale) ad essere attivate in funzione del contesto emotivo piuttosto che quelle del sistema dei neuroni specchio (Mazzola et al. 2013).

Posto dunque che il contesto emotivo in cui avviene l’azione coinvolgendo emotivamente informa sull’azione stessa, mostriamo come l’insula sia differentemente implicati nei contesti emotivi di rabbia o di gioia (Mazzola et al. 2016) ed in funzione delle disposizioni affettive Inward-Outward (Mazzola et al. 2020).

In collaborazione con il LabNic, abbiamo indagato i correlati neuronali della relazione che intercorre fra la paura, allarme e azione in persone con sintomi neurologici funzionali.

Riguardo la psicopatologia, il tema dell’interazione fra il contesto emotivo e l’osservazione dell’azione è stato indagato anche in un gruppo di pazienti con schizofrenia (Mazzola et al. in preparazione). Sempre con l’attenzione rivolta al coinvolgimento affettivo, in un altro campione di pazienti schizofrenici abbiamo indagato i circuiti implicati nel guardare persone che ridono e piangono, sia in condizioni congruenti (visuo e audio della stessa emozione) che incongruenti (visuo ed audio diversi) (Mazzola et al. in preparazione).

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In collaborazione con il servizio di Psichiatria di Liaison dell’ospedale universitario di Ginevra, esploriamo il legame fra reattività emotiva, attività cerebrale e marcatori dell’inflammazione in persone con malattie cardiache neurogeniche.

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Abbiamo condotto uno studio sulla costruzione e validità del questionario sulle disposizioni affettive Inward-Outward DASQ (Mazzola et al. 2014) ed è in corso la raccolta dati perun secondo studio di validazione del questionario.

Abbiamo studiato la relazione che intercorre fra competenza linguistica e capacità di riconoscimento allo specchio in 90 bambini dai 17 ai 24 mesi (Mazzola et al. in preparazione).

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